martedì 4 settembre 2012

Gesù alla Colonna

Gesù alla Colonna

Mistero n° 14
 


Proprietario: Fam. Battaglia, a cui il Mistero è pervenuto nel 2016 dal precedente proprietario Vincenzo Manzari, che ha commissionato il Mistero.

Manufatto: Realizzato dai Maestri Galate e Zappatore di Palmariggi (Le) nel 1999. Nel 2016 è stata ridimensionata la base processionale, portando le sdanghe da tre a due.

Motivo della realizzazione: Devozione.

Gruppo: Nel gruppo statuario è presente Gesù, subito dopo aver subito la flagellazione, legato alla colonna, a voler sottolineare l'immensa e totale solitudine del Cristo.  Sui bastoni o forcelle (sui quali si appoggia il Mistero) vengono appesi dei flagelli metallici.

Portatori: Quattro, due davanti e due dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.

Ragazze al pizzo:  Quattro, due per ogni lato, in tailleur scuro, velo nero sul capo, con guanti neri. Nella mano libera reggono un bouquet degli stessi fiori utilizzati per addobbare il Mistero.

Figuranti davanti al gruppo: Bambini, il primo impersonifica Gesù, vestito con saio rosso e corona di spine, imbraccia una croce; il secondo, vestito da soldato romano, è armato di scudo e gladio.

Riferimenti Evangelici: gli stessi della Flagellazione.


Approfondimenti:

La fustigazione ebraica prevedeva massimo 39 colpi, quella romana non aveva limiti. Se si analizza la Sindone i colpi di flagello che si possono contare sono circa 120. Tra i cinque e i sette minuti di flagellazione orientativamente. Ci sono segni anche sui glutei che fanno capire come Gesù durante la flagellazione fosse interamente nudo. Solo gli avambracci non hanno segni. In questo Mistero Gesù, dolorante, paventa la sua straordinaria umanità. Spesso l'uomo moderno si ritrova solo, legato ad una colonna, impossibilitato al benchè minimo movimento, schiacciato dalle preoccupazioni o dagli insulti. Vittima di altrui violenze. Ma ben sapendo che anche Dio ha subito la stessa pena, può ben sperare ad una nuova vita, dove tristezza e pianto non vi saranno più. Terminata la flagellazione trascinarono Gesù via dal luogo della tortura, lasciando una pozza di sangue per terra.

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