sabato 26 gennaio 2013

La Veronica asciuga il Volto di Gesù

La Veronica asciuga il Volto di Gesù

Mistero n° 26



Proprietario: Eredi De Santis, Lucia (1960) e Luigi (1955). Commissionato come ex-voto dal padre, Trifone De Santis, scampato alla cattura dei tedeschi.
Manufatto: Realizzato a Lecce nel 1944 dal Maestro Armando Morrone. Modificato una prima volta con l'introduzione del giudeo, di San Giovanni e della Madonna da parte del Maestro Salvatore Sacquegna. Modificato una seconda volta dal Maestro Salvatore Bruno che sostituì San Giovanni e il giudeo.
Motivo della realizzazione: Ex-voto.

Gruppo: Nel gruppo statuario la Veronica, in genuflessione sulla sinistra, asciuga il volto di Gesù. Maria assiste alla scena pregante e mentre guarda il cielo. San Giovanni conforta la Madonna e indica il Golgota, la destinazione per la salvezza dell'umanità. Un giudeo armato di flagello intima alla Veronica e al Cristo di dividersi per permettere al condannato di proseguire il cammino.

Portatori: Quattro, due  davanti e due dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.

Ragazze al pizzo:  Quattro, due per ogni lato, in tailleur scuro, velo nero sul capo, con guanti neri. Nella mano libera reggono delle candele.

Figuranti davanti al gruppo: Assenti.
Riferimenti Evangelici: Apocrifi.


Approfondimenti:
Il Mistero narra di una donna, Berenice, che con un candido panno di lino asciugò il volto di Gesù, chino sotto la Croce.
Il nome deriva dal nome latino Veronica, traduzione dal greco Bερενίκη = Berenìke che significa "portatrice di Vittoria". La tradizione popolare, invece, già dal Medioevo, ne collega il significato con le parole "vera icona" (vera immagine).
La donna, mossa a pietà dal vedere Gesù torturato e condannato ingiustamente, ebbe compassione di "quell'uomo" e spinta dall'istinto si fece largo tra la folla per pulire il volto di Cristo dal sudore e dal sangue.
Il nome di Veronica viene citato nei Vangeli apocrifi (Atti di Pilato cap. 7) in relazione alla donna che implora Gesù per la guarigione da una emorragia e, riuscendo a toccargli il mantello, guarisce all'istante. L'episodio è narrato anche nel Vangelo di Luca (8, 43-48), ma senza riportare il nome della donna.
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Il Mistero è stato portato in processione per la festa della Redenzione Umana nel 1983.

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