sabato 14 aprile 2012

L'Orazione nel Getsemani

L'Orazione nel Getsemani

Mistero n° 4




   

Proprietario: Annunziata Capozzi (1934), che lo ha ricevuto in eredità dal padre, Paolo Capozzi, il quale fece costruire il Mistero in sostituzione di un altro, dello stesso soggetto, più antico e di minori dimensioni. Quest'ultimo era di proprietà della madre di costui Francesca Brandonisio, alla cui famiglia si deve far risalire la tradizione.

Manufatto: Realizzato a Lecce, probabilmente dal Maestro Giuseppe Manzo intorno al 1924-26; i ritocchi di colore che ha subito hanno coperto probabilmente la firma del cartapestaio e la data di realizzazione. Primo Mistero Doloroso.

Motivo della realizzazione: Devozione.

Gruppo: Inginocchiato davanti ad un masso nell'Orto del Getsemani, sul Monte degli Ulivi, Gesù prega con gli occhi rivolti al Cielo. Alle Sue spalle un angelo Lo conforta. Sul Masso sono presenti un Calice e una Croce, simboli della Missione Redentrice di Cristo.

Portatori: Quattro, due davanti e due, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.

Ragazze al pizzo: Assenti.

Riferimenti Evangelici: Vangelo di Matteo, 26, 36-42; Vangelo di Marco, 14, 32-36; Vangelo di Luca, 22, 39-46.
Lc 22,39-44
Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.


Approfondimenti:
Gesù, dopo la Cena, andò a ritirarsi con id iscepoli nel solito luogo dove ormalmente dormivano cioè all'aria aperta, in un orto su monte degli Ulivi chiamato Getsemani ("Frantoio" in ebraico), probabilmente di proprietà della stessa persona che concesse l'uso del Cenacolo la sera stessa. Sul Monte degli Ulivi Gesù si allontanò con i tre più fedeli Apostoli: Pietro, Giacomo e Giovanni e pregò ardentemente. Pregò così incessantemente che sudò così tanto che grondò sangue (in gergo medico si chiama ematoidrosi, che può verificarsi a causa di forte stress), per l'agonia dell'attesa. Egli sa che tra poche ore dovrà soffrire e morire. In preda al panico Gesù mostra tutta la Sua umanità. Prega il Padre affinché passi il calice della Passione senza che Egli lo beva; chiede, cioè, a Dio di sollevarLo da ogni compito affidatoGli. Ma rinsavisce subito e, con grande umiltà, china il capo e obbedisce al Padre, affinché sia fatta la sua Volontà. Subito dopo un angelo apparve a confortarLo.

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