Ecce Homo
Mistero n°
18
Proprietario: Giuseppe De Toma (1928). Ereditato dalla madre, Stella Guerra, la
quale, a sua volta, lo ereditò da suo padre, Michele, e da suo nonno, Vito
Guerra, primo proprietario del Mistero.
Manufatto: Noto anche col nome di Cristo alla canna, è uno dei
Misteri più antichi, risalente a fine Ottocento-inizi Novecento, probabilmente
opera del Maestro Nicola Depandis (attribuzione stilistica) e quindi realizzato a Bari; è stato restaurato, con
sostituzione della base e delle originarie candele di cera.
Motivo della realizzazione: Devozione.
Gruppo: Nel gruppo statuario è presente Gesù, con la corona di
spine, il mantello dello scherno dei soldati sulle spalle, le mani legate e la
canna tra le corde.
Portatori: Quattro, due davanti e due dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.
Ragazze al pizzo: Quattro, due
per ogni lato, in tailleur scuro, velo nero sul capo, con guanti neri.
Nella mano libera reggono un bouquet degli stessi fiori utilizzati per addobbare il Mistero.
Figuranti davanti al gruppo: Una bambina, vestita con saio bianco impersonifica un angelo. Con le mani regge un cuscino di fiori bianchi disposti a forma di croce.
Riferimenti Evangelici: Vangelo di Giovanni 19, 4-5.
Gv 19, 5
Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco
l'uomo!».
Approfondimenti:
Ecce Homo significa letteralmente
Ecco l'Uomo, ed è la frase che Ponzio Pilato, allora governatore romano
della Giudea, ha rivolto ai Giudei nel momento in cui ha mostrato loro Gesù
flagellato.Secondo il racconto dei Vangeli, al momento dell'arresto di Gesù, il Governatore lo reputava innocente, ma dato che i Giudei lo volevano giustiziare ugualmente, Pilato lo fece flagellare, credendo potesse essere il massimo della pena che gli si poteva infliggere.
Quando ebbero finito con tal punizione, Pilato ripropose ai Giudei il Cristo coperto di piaghe e ferite sanguinanti e disse "Ecce Homo" come per dire "Eccovi l'Uomo, vedete che l'ho punito?".
Ma non fu sufficiente, e fu così che i sommi sacerdoti lo fecero crocifiggere.
La tradizione cristiana ha visto in questa frase una specie di conferma involontaria, anche da parte di Ponzio Pilato, del fatto che Gesù è l'uomo per eccellenza, il modello di uomo, colui che rappresenta la più alta realizzazione dell'umanità.
Con le candele a cera vera è ben altra cosa.
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