La Maddalena Penitente
Mistero n° 37
Manufatto: Realizzato a Bari nel 1906 dal Maestro Nicola Depandis.
Motivo della realizzazione: Devozione.
Gruppo: Maria Maddalena è ritratta penitente, mentre fissa la
croce, con i lunghi capelli sciolti che alludono all'episodio evangelico in cui
asciugò i piedi di Cristo dopo averli bagnati di lacrime, relativo ad un'altra
peccatrice. Il teschio è un attributo dell'eremita, oggetto di meditazione sulla
morte, in riferimento alla leggenda che vuole la Maddalena aver vissuto gli
ultimi anni della sua vita in eremitaggio. Su una tavoletta di legno vi è
l'iscrizione REMITTUNTUR EI PECCATA MULTA QUONIAM DILESCIT MULTUM... FIDES TUA
TE SALVAM FECIT: sono le parole di Gesù (Lc
7, 36-50) a favore di Maria Maddalena,
che era tra le donne che lo seguivano sempre, dopo averla liberata da sette
demoni.
Portatori: Quattro, due davanti e due dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.
Portatori: Quattro, due davanti e due dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.
Ragazze al pizzo: Quattro, due per ogni lato, in tailleur scuro, guanti neri e velo nero sul capo.
Nella mano libera reggono delle candele.
Figuranti davanti al gruppo: Assenti.
Riferimenti Evangelici: Vangelo di Luca 7,
36-38 47-50 e 8, 2
Lc 7, 36-50
Uno dei farisei lo
invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.
Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo
che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato;
e stando dietro, presso i suoi piedi, piangendo cominciò a
bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li
cospargeva di olio profumato. A quella vista il fariseo che
l`aveva invitato pensò tra sé. "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che
specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice".
Gesù allora gli disse: "Simone, ho una cosa da dirti". Ed egli: "Maestro, dì
pure". "Un creditore aveva due debitori: l`uno gli doveva
cinquecento denari, l`altro cinquanta. Non avendo essi da
restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di
più?". Simone rispose: "Suppongo quello a cui ha condonato
di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene". E volgendosi
verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa
e tu non m'hai dato l`acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le
lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai
dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i
piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma
lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti
dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece
quello a cui si perdona poco, ama poco". Poi disse a lei: "Ti
sono perdonati i tuoi peccati". Allora i commensali
cominciarono a dire tra sé: "Chi è quest`uomo che perdona anche i peccati?".
Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; và in
pace!".
Approfondimenti:
Giuseppe De Frenza, emigrato negli Stati Uniti alla fine dell'Ottocento, per grazia ricevuta durante la burrascosa traversata dell'Oceano Atlantico, promise, non appena ne avesse avuto la possibilità, di far costruire un Mistero della Maddalena, che gli era apparsa in sogno intercedendo per la sua salvezza dal pericolo imminente. Promessa che mantenne: iniziò, infatti, ad inviare alla moglie, rimasta a Valenzano, il denaro necessario per la pia commissione. Giuseppe rientrò in Italia solo nel 1922.
Quando il Mistero arrivò a Valenzano, nel 1907, venne accolto solennemente alla stazione ferroviaria da una banda musicale a spese del sindaco. Nel 1952 si sostituì la base e vennero eliminati i grossi ceri ed il vasetto per l'unguento, uno degli attributi iconografici della Maddalena; nel 1958, quando entrò in possesso l'attuale proprietario, la statua venne ridipinta, alterando, però, i colori originari. Fino agli anni '60 il Mistero era preceduto da una fanciulla vestita da Maddalena che recitava un breve componimento sacro. Durante le processioni notturne, il Mistero era adornato di fiori di metallo colorato, con al centro di ciascuno una lampadina.
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Per ulteriori approfondimenti circa Maria Maddalena, clicca qui
Giuseppe De Frenza, emigrato negli Stati Uniti alla fine dell'Ottocento, per grazia ricevuta durante la burrascosa traversata dell'Oceano Atlantico, promise, non appena ne avesse avuto la possibilità, di far costruire un Mistero della Maddalena, che gli era apparsa in sogno intercedendo per la sua salvezza dal pericolo imminente. Promessa che mantenne: iniziò, infatti, ad inviare alla moglie, rimasta a Valenzano, il denaro necessario per la pia commissione. Giuseppe rientrò in Italia solo nel 1922.
Quando il Mistero arrivò a Valenzano, nel 1907, venne accolto solennemente alla stazione ferroviaria da una banda musicale a spese del sindaco. Nel 1952 si sostituì la base e vennero eliminati i grossi ceri ed il vasetto per l'unguento, uno degli attributi iconografici della Maddalena; nel 1958, quando entrò in possesso l'attuale proprietario, la statua venne ridipinta, alterando, però, i colori originari. Fino agli anni '60 il Mistero era preceduto da una fanciulla vestita da Maddalena che recitava un breve componimento sacro. Durante le processioni notturne, il Mistero era adornato di fiori di metallo colorato, con al centro di ciascuno una lampadina.
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