Giuseppe d'Arimatea chiede il Corpo di Gesù a Pilato
Mistero n° 44
Manufatto: Realizzato nel 2002 dal Maestro Romeo Bovelacci di Bitritto.
Motivo della realizzazione: Devozione.
Gruppo: Nel gruppo statuario Giuseppe di Arimatea, persona buona e
giusta, membro del Sinedrio e discepolo di Gesù, la sera del Venerdì si reca da
Pilato per chiedere di poter deporre dalla croce il corpo di Gesù,
ed il governatore glielo concede.
Portatori: Sedici, otto davanti e otto dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.
Portatori: Sedici, otto davanti e otto dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.
Ragazze al pizzo: Quattro, due per ogni lato, in tailleur scuro, guanti neri e velo nero sul capo.
Nella mano libera reggono delle candele.
Figuranti davanti al gruppo: Assenti.
Riferimenti Evangelici: Vangelo di Matteo 27, 57-58; Vangelo di Marco 15, 42-45; Vangelo
di Luca 23, 50-52; Vangelo
di Giovanni 19, 38.
Mc 15, 42-45
Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d`Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
Mc 15, 42-45
Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d`Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
Approfondimenti:
Normalmente i corpi dei condannati restavano appesi alle croci per giorni interi, come monito per altri malfattori. Ma il giorno dopo era un Sabato, il Sabato della Pasqua ebraica ed era un giorno molto solenne, per cui i corpi non potevano restare appesi alle croci.
Giuseppe di Arimatea, insieme a Nicodemo, erano gli unici membri del Sinedrio che credettero in Gesù. Giuseppe, pertanto, si fece coraggio e andò dal Governatore a chiedere di poter deporre il corpo di Gesù dalla croce, per una degna sepoltura. Sarebbe stato gettato nella fossa comune, altrimenti.
Il governatore, stupito della celere morte del Nazareno, concesse che il corpo di Gesù fosse rimosso dalla croce per poi poter essere sepolto secondo le usanze locali.
Normalmente i corpi dei condannati restavano appesi alle croci per giorni interi, come monito per altri malfattori. Ma il giorno dopo era un Sabato, il Sabato della Pasqua ebraica ed era un giorno molto solenne, per cui i corpi non potevano restare appesi alle croci.
Giuseppe di Arimatea, insieme a Nicodemo, erano gli unici membri del Sinedrio che credettero in Gesù. Giuseppe, pertanto, si fece coraggio e andò dal Governatore a chiedere di poter deporre il corpo di Gesù dalla croce, per una degna sepoltura. Sarebbe stato gettato nella fossa comune, altrimenti.
Il governatore, stupito della celere morte del Nazareno, concesse che il corpo di Gesù fosse rimosso dalla croce per poi poter essere sepolto secondo le usanze locali.
Nessun commento:
Posta un commento